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Con Tipicità è ripartito il futuro!

Chiusa all’insegna di un “futuro possibile” la venticinquesima edizione

Una Tipicità ancor più aperta al mondo: presenti Cina, Dubai, Russia e Moldova

altMarzo 2017 - “A Tipicità 2017 abbiamo visto un territorio che rinasce!”. Sono le parole del direttore Angelo Serri nel commentare gli esiti della venticinquesima edizione di Tipicità, appena conclusa.
Per le aree colpite dal sisma, ma in generale per le quattro regioni colpite, i problemi sono tanti e non di soluzione immediata – prosegue Serri - ma qui a Tipicità si è respirata aria di rinascita, di ripartenza. Il bello ed il buono è tornato al centro della scena, con un incredibile sfoggio di qualità, visione, creatività, voglia di presentarsi al mondo con ancor maggior forza!”.
“A Tipicità si sono riaccesi i motori – sottolinea Serri - con 226 realtà presenti nel padiglione e oltre 11.500 biglietti staccati. A detta dei visitatori e sbirciando nei commenti sui social, è stata una Tipicità bellissima sotto l’aspetto scenografico, una vera EXPO, con tante aree interattive, colori caldi ed invitanti, ben 110 eventi”.
Una Tipicità ancora più aperta al mondo! Le animazioni nello stand della Cina, le performance in quello di Dubai, la presenza della Federazione Russa, gli incontri con l’Ambasciatore di Moldova forieri di nuovi e concreti sviluppi. E poi le Piccole Italie, dal Piemonte alla Sicilia, con percorsi che partono da Tipicità, ma poi si aprono ad altre opportunità nel corso dell’anno.
Enorme anche la visibilità mediatica lasciata in dote al territorio, con oltre 400 articoli di stampa e con i palinsesti Mediaset e RAI che hanno dedicato all’evento numerosi servizi televisivi.
alt“Ultimo, ma non meno importante – sottolinea Serri – la centralità assegnata alle località colpite dal terremoto. Aver scelto in maniera provocatoria la denominazione “Zona Rossa”, per evidenziare la nostra estrema attenzione alle aree colpite dal sisma, è stata una scelta vincente, nonché un’occasione per sottolineare il grande patrimonio di risorse detenuto da queste aree. L’alto Ascolano e l’interno del Maceratese, in particolare, attraverso Tipicità hanno ritrovato uno spirito di squadra che le fratture degli ultimi mesi avevano lacerato”.
“Si è respirata una grande voglia di futuro e soprattutto una diffusa solidarietà che è poi la piattaforma sulla quale costruire il domani” conclude Serri, aggiungendo: “Tipicità si è prestata volentieri ad essere la casa di questo sentiment e con il Grand Tour delle Marche lavoreremo ancora più alacremente, insieme a tutta la community di Tipicita, per diffondere il seme di una consapevole e fattiva “rigenerazione” del nostro territorio!”.