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Triennale di Milano 24 gennaio - 19 febbraio 2012 Pelle di donna Identità e bellezza tra arte e scienza

 

23 gennaio 2012- Per la prima volta in Italia una mostra d’arte che indaga qualità e misteri dell’organo più esteso e visibile del corpo umano: la pelle. PELLE DI DONNA. Identità e bellezza tra arte e scienza” esposta alla Triennale di Milano dal 24 gennaio al 19 febbraio 2012 nasce da un progetto della Fondazione Antonio Mazzotta, da anni protagonista nel mondo dell’arte, e di Boots Laboratories, marchio-icona del benessere in GB distribuito in Italia da P&G che ha portato anche da noi il famoso siero anti-age Serum7. La rassegna voluta da Boots Laboratories, che ha democratizzato in Inghilterra la medicina e la cosmetica a partire dal XIX secolo, è curata da Pietro Bellasi e Martina Mazzotta. 

L’esposizione offre una ricca selezione di opere d’arte - moderna e contemporanea - documenti, oggetti d’epoca ed accompagna il visitatore in un percorso esplorativo affascinante; che si conclude in un vero e proprio laboratorio scientifico.  Ampio spazio è dato agli artisti che utilizzano i linguaggi più diversi, dalla pittura alla scultura e all’installazione, dal concettuale alle nuove tecnologie, dalla fotografia ai video, al cinema sperimentale, fino agli interventi site specific. In mostra spiccano lavori di grandissime dimensioni e si ammirano opere inedite, alcune delle quali create appositamente per l’occasione.

L’esposizione è strutturata in un percorso di sei sezioni che affrontano con criterio transdisciplinare il tema della pelle, della bellezza e dell’identità femminile con la presenza costante di interventi di arte contemporanea. Introduce la visita un gioco di corrispondenze tra macro e microcosmo, tra immagini della superficie di astri e pianeti e immagini dell’epidermide vista al microscopio.

La prima sezione è intitolata La scoperta della pelle e presenta le rarissime cere settecentesche della scultrice e anatomista Anna Morandi, “Volto di donna” e “Mani sensibili”, le straordinarie miniature delle farmacie antiche di Ettore Sobrero, primi luoghi deputati anche alla cura della pelle. In linea con questo approccio, il percorso prosegue con il Paradiso dell’igiene messo in contrapposizione all’Inferno della pudicizia: l’esplosione del concetto di “igiene” nella modernità viene illustrato da sale da bagno e “marchingegni d’igiene” di ieri e di oggi, provenienti da musei aziendali e collezionisti. Si accompagnano opere di Sam Shaw, Mel Ramos e John Kacere.

 

Anna Morandi, Volto di donna, 1755 c., modello anatomico in cera e legno,

Il “tunnel di mostri”, video realizzato in collaborazione con la Fondazione Cineteca Italiana di Milano, presenta un montaggio di sequenze di film dove la pelle è protagonista nelle sue modificazioni terrificanti. La sezione successiva, cuore della mostra, dal titolo il Volto della bellezza, il ruolo della pelle, illustra la storia della cosmetica, dall’antichità ai nostri giorni con opere che esaltano il mutare del concetto di bello nel tempo e i differenti modalità di interpretarlo. Da una visione di bellezza classica del gesso da Canova e delle donne rappresentate Alfons Mucha nel grande paravento dal titolo “Le quattro Stagioni”, in perfetto stile Art Nouveau, si viene catapultati in visioni metaforiche, oniriche che si concretizzano nei ritratti del pittore francese Odilon Redon, di Alberto Martini e di Adriana Bisi Fabbri. 

In questo lungo soffermarsi sull’identità femminile, ampio spazio viene dedicato alla pelle in sè, per sottolinearne le peculiarità nelle sue diverse declinazioni. La mostra offre alcuni esempi significativi come gli incarnati e la bellezza algida delle donne-icone immortalate da Man Ray, del quale la rassegna vanta uno straordinario e selezionato gruppo di fotografie in bianco e nero databili dagli anni Venti agli anni Quaranta, tra cui “Noire et blanche” (1926), “Natasha” (1931) e i ritratti diJuliet” (1945) per arrivare alla epidermide e alla bellezza iconica di “Marilyn” (1967) e “Ladies and Gentlemen” di Andy Warhol, nonché alla preziosa “Maquette for Monica in the Bedroom” di Tom Wesselmann (1986).

Tra le testimonianze più recenti sul tema, spiccano le opere di Giuliana Cunéaz, con l’imponente installazione “Corpus in Fabula” (1996) alta cm 230, e i lavori di Robert Gligorov, Abel Herrero, Andreas Serrano, Yoshie Nishikawa. Non mancano riferimenti all’ambito letterario, come l’opera inedita di Luigi Maio “La crema di Azazello” (da “Il Maestro e Margherita” di Bulgakov), realizzata per l’occasione.  

Metamorfosi di pelle di donna è invece una suggestiva installazione luminosa realizzata ad hoc per la mostra che presenta la trasformazione dell’immagine di una stessa donna truccata e acconciata a seconda dello “stile” dell’epoca (dagli anni Venti fino al Duemila). Si procede con un approccio più contemporaneo che analizza il binomio Pelle e identità grazie al contributo del Museo del Tatuaggio di Milano, con particolare attenzione al tatuaggio femminile, inteso come complemento all’identità della persona, in diversi contesti ed epoche storiche, cui si aggiunge una selezione di straordinarie fotografie di Lazhar Mansouri. 

A conclusione del percorso il visitatore giunge in un laboratorio scientifico interattivo e in una stanza polisensoriale. Qui è possibile ammirare opere di Bruno Munari, Karl Prantl, Pietro Pirelli e Giuseppe Penone, nonché il “Manifesto del Tattilismo” di Filippo Tommaso Marinetti, oltre a importanti oggetti provenienti dall’Istituto dei ciechi di Milano e dal Museo tattile Anteros di Bologna. Infine, ogni donna può lasciare la propria impronta “mettendoci la faccia”, attraverso lo scatto di  un’ istantanea del volto che andrà a far parte di un’installazione a parete. 

 

Boots Adv, anni ‘30

Nei 4 week-end di apertura della mostra (28-29 gennaio, 3-4, 11-12 e 18-19 febbraio) e a San Valentino quest’area diventa ancora più viva grazie allo Skin Lab di Boots Laboratories con la presenza di specialisti cosmetologi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma pronti a fornire i migliori consigli sulla cura della pelle con l’ausilio di avanzati strumenti di test e diagnosi.  

Tavole, manoscritti, foto d’epoca, oggetti curiosi, alambicchi e prodotti per la cura di sè – molti provenienti dall’Archivio storico Boots di Nottingham – fanno da cornice alla ricca selezione di opere d’arte in mostra. Tutto questo è solo un assaggio di quanto in realtà attende i visitatori di “Pelle di donna”.  L’evento si avvale della preziosa collaborazione di un comitato scientifico di esperti dei vari settori, che conta nomi quali: Chiara Cappelletto, Leonardo Celleno, Rosa Chiesa, Sophie Clapp, Luisa Gnecchi Ruscone, Marco Montemaggi, Massimo Papi, Beba Restelli, Loretta Secchi e Fulvio Simoni. 

Accompagna la mostra un catalogo in italiano e in inglese pubblicato dalle Edizioni Gabriele Mazzotta con testi critici di Pietro Bellasi e Martina Mazzotta, prefazione di Gillo Dorfles e contributi degli specialisti dei vari settori.

 

24 gennaio - 19 febbraio 2012 Pelle di donna Identità e bellezza tra arte e scienza

Triennale di Milano, Viale Alemagna 6, 20121 Milano - www.triennale.it  per  informazioni al pubblico tel. 02 72434208

Una mostra Fondazione Antonio Mazzotta e Boots Laboratories  A cura di Pietro Bellasi e Martina Mazzotta

Catalogo "Pelle di Donna" a cura di Edizioni Gabriele Mazzotta  www.mazzotta.it  www.pelledidonna.boots-laboratories.it

Orari di apertura: martedì-domenica 10.30-20.30; giovedì-venerdì 10.30-23.00

Ingresso libero