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BIKE TOURISM, SCOPRIRE L’ALTOPIANO di ASIAGO IN SELLA ALLE DUE RUOTE

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La "Finlandia Italiana", "la più piccola e luminosa città d'Italia", vuole ora conquistare un altro primato: Asiago e il suo altopiano puntano alla palma di capitale delle due ruote. In gioco ci sono oltre 300 km di strade, molte delle quali sterrate, fra boschi e ampie vallate, in un fitto reticolo che spazia nel più vasto plateau della nostra penisola, uno dei più ampi d’Europa.

Il progetto Bike Tourism ha permesso all’Altopiano di Asiago 7 Comuni di lavorare proficuamente con i partners (OstTirol Verbung, il Consorzio Turistico Alta Pusteria, la Provincia di Belluno ed il Consorzio Belle Dolomiti) su un percorso di straordinaria bellezza che attraversa paesaggi unici, la "Lunga Via delle Dolomiti", che unisce le migliori realtà e potenzialità dell'area nell'ambito del cicloturismo. Tale itinerario, da Lienz ad Asiago, attraverso l'area delle Dolomiti patrimonio naturale dell'umanità Unesco.

I risultati per il territorio rappresentato dalla Comunità Montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni (Asiago, Conco, Enego, Foza, Gallio, Lusiana, Roana e Rotzo), vengono presentati in anteprima alla stampa ed agli operatori nella settimana dal 14 al 20 ottobre. Un’occasione per scoprire le opportunità che questo fantastico territorio offre anche al di fuori delle due "classiche" stagioni.

" Il progetto origina infatti anche dall’impatto negativo che la stagionalità del turismo (estiva ed invernale) determina sull’ambiente e sull’economia di questi luoghi – afferma il Presidente della Comunità Montana Roberta Marcolongo – Per diversificare il turismo e creare nuove forme di sviluppo sostenibile, facendo leva sulla fruizione responsabile delle nostre risorse abbiamo messo a punto questa proposta unica di bike tourism, capace di attrarre un grande numero di appassionati. Il Cicloturismo è uno strumento che esalta il rapporto uomo-natura, il silenzio, con una fatica calibrata sulle proprie forze, senza turbare il delicato equilibrio dell’alta montagna. È una nuova occasione di utilizzare correttamente la risorsa ambientale, per un turismo in cerca di nuovi stimoli e che si avvicina con discrezione a percorsi di grande interesse paesaggistico, storico e ambientale.

Cultura e natura sono infatti in questi luoghi così legate che spesso è impossibile distinguerle. La cultura si respira nei musei e nelle gallerie d’arte, ma anche tra i monti, dove sono disseminati musei all’aperto che rievocano le battaglie della Grande Guerra o le parole dello scrittore asiaghese Mario Rigoni Stern, cave di pietra trasformate in opere d’arte, installazioni contemporanee sparse nel verde, villaggi preistorici riportati alla luce, incisioni rupestri preistoriche, i 4444 gradini della Calà del Sasso che uniscono la montagna alla pianura, e tante altre testimonianze frutto dell’incontro fra l’opera della natura e quella dell’uomo. L’Altopiano di Asiago è inoltre per antonomasia la terra del formaggio, prodotto simbolo a marchio DOP conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo. Nell’Altopiano si trovano ben 87 malghe, per un territorio complessivo di alpeggio di 7.775 ettari, per estensione e per numero il più importante dell’arco alpino italiano. 

Per agevolare ancor più il turista, nella prossima primavera verrà introdotta una formula di permanenza e visita delle piste fuoristrada: gli escursionisti potranno accedere ad un servizio di trasporto del bagaglio personale da un rifugio all’altro, a cura degli operatori del Consorzio Turistico. Potranno godersi così al massimo la gita sui fantastici percorsi dell’Altopiano senza il peso dei bagagli, trovandoli comodamente ad attenderli al loro arrivo nella tappa successiva. Una proposta, che colloca Asiago all’avanguardia nel turismo italiano in mountain-bike.

Per maggiori info  www.ciclodolomiti.eu

 

 

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