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Parte il Congresso Nazionale della SOI a Roma :NOVITA’ SEMPRE PIU’ IN VISTA

Parte il Congresso Nazionale della SOI (Roma, Hotel Cavalieri Hilton, 29 novembre -2 dicembre 2013). E sono molteplici le novità che saranno evidenziate durante le giornate scientifiche.

altRoma, 25 novembre 2013 - Tredici anni dopo l’ultima revisione, la SOI (Società Oftalmologica Italiana) presenta al Congresso Nazionale di Roma la revisione delle linee guida inerenti la chirurgia della cataratta per poter migliorare ancor di più i risultati dell’intervento chirurgico maggiormente eseguito al mondo.

«I tempi erano maturi perché troppi e troppo decisivi sono stati gli sviluppi in oftalmologia di questi anni» conferma Matteo Piovella, Presidente SOI che aveva già partecipato alla prima stesura nel 2000. «Di questo documento vorrei segnalare l’aggiornamento della composizione dell’équipe operatoria che deve necessariamente prevedere la conferma della presenza di un medico anestesista dedicato. Inoltre, poiché l’83% della chirurgia in oftalmologia è rivolta alla rimozione della cataratta ed al contemporaneo impianto nell’occhio di un cristallino artificiale, le linee guida sottolineano la necessità di diffondere l’uso delle tecnologie avanzate, come il femtolaser (che rende maggiormente riproducibili alcuni delicati passaggi dell’intervento) che, oggi, è utilizzato in 15 centri italiani, di cui due pubblici. Ma, in generale, sono gli ultimi aggiornamenti dell’hi-tech oftalmologico a latitare in Italia, soprattutto a livello ospedaliero: «La disponibilità delle recentissime innovative attrezzature e dei cristallini ad avanzata tecnologia interessa non più dell’1% degli ospedali italiani» lamenta Piovella. «Ne va prima di tutto del livello di assistenza fornito al paziente e poi dell’eccellenza dell’oftalmologia italiana, riconosciuta nel mondo e che noi stiamo difendendo a dispetto di ogni ostacolo, burocratico e di budget».

Sul fronte delle novità inerenti i farmaci di recente introduzione, SOI reputa interessante la prossima introduzione nel mercato italiano di acriplasmina, la sostanza che, tramite una terapia intravitreale, ha dimostrato di poter risolvere fino al 65% delle trazioni vitreali retiniche maculari, in modo da potenzialmente ridurre significativamente il ricorso all’intervento di vitrectomia: «Questa alterazione del corpo vitreo degenera in una trazione patologica dei delicati strati retinici della macula, allontanandoli l’uno dall’altro. La macula perde gradualmente la sua funzionalità con conseguente grave riduzione della vista. Per evitare il peggio, oggi si deve ricorrere ad un intervento delicato e complesso quale la vitrectomia, che ovviamente, presenta una percentuale elevata di difficoltà e complicazioni che possono vanificarne il risultato. Ora, con la disponibilità di questo farmaco, potrebbero migliorare i risultati positivi a favore dei pazienti. Resta il problema della sproporzione del costo: il suo prezzo di vendita è stato modulato sul costo dell’intervento di vitrectomia che potrebbe contribuire a non effettuare, invece che sul reale costo delle ricerche e degli studi effettuati».

La necessità di diffondere e sostenere il concetto di "salute visiva", raggiungendo la popolazione in modo capillare per informarla su come difendere la nostra possibilità di vedere, è da sempre uno degli obiettivi primari di SOI. Per questo è necessario coinvolgere il numero maggiore possibile di persone nei programmi di prevenzione e tutela per poter mantenere per tutta la vita il bene prezioso della vista «Per questo abbiamo creato la Fondazione "INSIEME PER LA VISTA" onlus» prosegue Piovella. «Un luogo di incontro non certo virtuale, ma di confronto ed azione concreta dedicato a tutti gli attori del mondo della visione. Lo scopo è di mantenere elevata e costante l’attenzione sulle problematiche della vista per poter attivare una operatività pratica a sostegno della qualità delle prestazioni erogate in campo oftalmologico al fine di ridurre il più possibile le persone che oggi non sono più in grado di vedere.

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In sintesi siamo tutti protesi al sostegno e mantenimento di quegli standard elevati di professionalità e positività di risultati che da decenni caratterizzano l’oculistica italiana. Ricordo che i 550.000 interventi di cataratta eseguiti ogni anno sono il miglior biglietto da visita di cui dispone oggi il sistema sanitario italiano, in considerazione del raggiungimento di un risultato straordinario basato su solo il 3% di complicazioni. Tutto ciò oggi si confronta con risorse ridotte drasticamente e con un aumento incontrollato del contenzioso giudiziario ad un livello tale da impedire l’accesso ad una efficace copertura assicurativa». Piovella precisa: «Ci stiamo dando da fare anche su questo fronte. A Roma presenteremo ai colleghi l’Associazione Italiana Rischio in Sanità (AIRS) una organizzazione votata alla ricerca delle migliori coperture assicurative in grado di soddisfare le improrogabili esigenze dei medici italiani per poter continuare ad esercitare la professione con serenità e certezza di copertura. Stiamo riunendo sotto questo ombrello il maggior numero di Società Medico Scientifiche e di Sindacati medici perché solo così potremo fare massa critica ed essere quindi ufficialmente chiamati quali attori principali ai tavoli di concertazione istituzionali. Soprattutto potremo meglio sostenere le nostre rivendicazioni nei confronti di tutti gli interlocutori esistenti in materia di responsabilità professionale: Compagnie Assicuratrici, aziende sanitarie pubbliche e private, legali e medici legali, e contribuire a determinare un miglioramento del sistema assicurativo e di gestione delle polizze e dei relativi sinistri».

Il tema della copertura assicurativa sta molto a cuore alla SOI, nonostante la chirurgia oculistica possa dimostrare un altissimo "score" di apprezzamento: «Il 97% dei pazienti che si sottopone all’intervento di cataratta si dichiara molto soddisfatto del risultato ottenuto» ricorda Piovella. «Evidenzio che nelle altre chirurgie, successo e soddisfazione spesso non superano il 50%».

Infine, Piovella ricorda che il 27 novembre, a Roma, nella sede dell’Antitrust, giunge finalmente al traguardo il contenzioso nato da una denuncia di SOI a sostegno della virtuosa causa di Bevacizumab (Avastin), capostipite degli inibitori del VEGF (vascular endothelial growth factor), nella terapia della degenerazione maculare senile. «Com’è noto, in Italia e solo in Italia l’uso di Bevacizumab con indicazione off- label è stato illegittimamente osteggiato da AIFA e dal Ministero della Salute tanto da rendere praticamente e generalmente utilizzabile il Ranibizumab(Lucentis), molecola equivalente per efficacia e sicurezza alla prima e come questa sintetizzata negli stessi laboratori di Genentech negli Stati Uniti» sintetizza Piovella. «La SOI rivendica il suo ruolo istituzionale di referente tecnico in questa penosa ed inaccettabile situazione. L’Antitrust, dopo aver effettuato un minuzioso ed efficace lavoro di indagine, ha trovato oggettivo riscontro circa quanto affermato e sostenuto da SOI, confortata dai risultati di studi di Medicina basata sull’evidenza, ed ha predisposto per il 27 novembre 2013 la celebrazione del relativo "processo"».

«È un riconoscimento ufficiale della correttezza della nostra azione a tutela dei diritti di tutti i pazienti italiani affetti da maculopatia. In Italia più di 100 mila cittadini non riescono ad accedere alle cure per mancanza di risorse adeguate dovute al costo elevato di Lucentis» afferma Piovella. «E’ triste constatare che sia l’AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco, sia lo stesso Ministero della Salute hanno mostrato una colpevole inadeguatezza che di fatto ha calpestato i diritti costituzionali di accesso alle cure da parte dei cittadini pazienti. È incredibile che, pur a fronte di prove numerose e incontrovertibili, SOI abbia dovuto aspettare l’intervento dell’Antitrust per avere udienza e poter reclamare giustizia per i pazienti affetti da maculopatia». Per informazioni: www.soiweb.com