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Nasce AIRMO:sostegno alla ricerca scientifica sui tumori alternativa alla sperimentazione animale

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Milano, 5 novembre 2013 - Una nuova associazione non profit scende in campo a sostegno della ricerca scientifica sul cancro: si tratta di AIRMO, acronimo di Associazione Italiana per la Ricerca sulle Malattie Oncologiche.Costituita a Milano e guidata dal Prof. Beniamino Palmieri, medico chirurgo e professore associato di Chirurgia Generale all’Università di Modena, l’AIRMO ha come finalità la promozione della ricerca scientifica sui tumori nei suoi aspetti clinici, di laboratorio, statistici ed epidemiologici, condotta in Italia o all’estero.A marcare la differenza rispetto ad altre realtà associative che supportano la ricerca oncologica nel nostro Paese sono i requisiti etici e metodologici dei progetti cui AIRMO fornirà sostegno attraverso raccolte di fondi, manifestazioni, eventi, pubblicazioni e campagne itineranti. Per statuto, infatti, l’Associazione promuoverà esclusivamente le ricerche attuate con l’impiego di metodi eco-sostenibili e con il categorico divieto al ricorso alla sperimentazione animale.L’opzione a favore dei metodi rispettosi dell’ambiente e delle alternative scientifiche all’utilizzo, segregazione e vivisezione di animali rappresenta una scelta di campo che AIRMO assume in modo esplicito e trasparente senza alcun intento polemico, avendo come unico obiettivo i progressi nella conoscenza, nella prevenzione e nel trattamento delle malattie oncologiche.Tramite i propri volontari, AIRMO fornirà assistenza sul territorio nazionale a malati di cancro presso ospedali, abitazioni private, case di ricovero e comunità. AIRMO, inoltre,finanzierà borse di studio a favore di giovani ricercatori per progetti di ricerca oncologica che siano coerenti con i requisiti di sostenibilità ambientale e di rispetto dei diritti di tutti gli esseri viventi.I primi progetti sono stati già avviati, tra cui una ricerca - a breve oggetto di un'iniziativa di comunicazione dedicata – che, prendendo spunto dagli studi in ambito veterinario delDr. Sergio Canello, attuati in collaborazione con alcune università italiane di scienze veterinarie sugli effetti tossici indotti dalla presenza nei mangimi industriali di residui di antibiotici impiegati su larga scala in zootecnia intensiva, mette in luce la possibile correlazione tra l'assunzione continuativa di carni inquinate da xenobiotici e l'accresciuta incidenza di alcune patologie nell'uomo. AIRMO può già contare sull’interesse del variegato mondo animalista e sul sostegno di aziende del settore petfood e di prodotti naturali