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Germania: uno scrigno con 37 inestimabili tesori

altgiugno  2013 – Tra tutte le testimonianze della storia dell'umanità e della natura solo le migliori possono vantare il titolo di patrimoni dell’umanità. E ben 37 si trovano proprio in Germania.

Da sud a nord, da est a ovest, la Germania si presenta come un susseguirsi di incantevoli scenari naturali che, per la loro unicità, sono tutelati dall’UNESCO affinché anche le generazioni future possano goderne. Se la valle del Medio Reno è nota a molti per il suo splendore paesaggistico, i castelli e le rocche che dall’alto delle colline paiono proteggere il placido fluire del Reno, probabilmente il Wattenmeer del Mare del Nord presenta una realtà meno conosciuta. Su un’area di 10.000 km2 che include due parchi nazionali e un’area protetta sul territorio dei Paesi Bassi, ogni 6 ore il paesaggio muta quasi per magia con l’alternarsi delle maree. Quando il mare si ritira è possibile camminare sui fondali lasciati scoperti, osservarne la ricchissima vita segreta e, seguendo una guida esperta, passeggiare da un’isola all’altra. Tra gli straordinari habitat che consentono la sopravvivenza di oltre 10.000 specie vegetali e animali vi sono i prati salati sulla terraferma, le isole e le Hallingen (isole non protette dagli argini), dune di sabbia, distese di fieno marino e di morbido "Watt".

Totalmente differente è la realtà del Parco Muskau al confine tra Germania e Polonia che si presenta invece come uno straordinario esempio di parco paesaggistico, realizzato tra il 1815 e il 1845 secondo i progetti del principe Hermann von Pückler-Muskau, abile architetto paesaggista e scrittore di libri di viaggi. Il Limes alto-germanico ratico è uno dei più estesi monumenti storici e archeologici nell’Europa centrale. Lungo i 550 km dell’antico confine romano da Bad Hönningen/Rheinbrohl sul Reno fino a raggiungere Ratisbona, sul Danubio, oltre 80 città, comuni e distretti amministrativi si sono uniti  per gestire al meglio questa eredità, offrendo anche numerose possibilità di svago.

I siti dell’UNESCO sono straordinari punti di partenza anche per un viaggio alla scoperta dell’architettura, declinata in ogni suo aspetto: religiosa, industriale, storica. Nella regione occidentale del lago di Costanza e lungo le sponde del lago Federsee si trovano palafitte preistoriche edificate tra il 5.000 e il 500 a.C. Qui i reperti archeologici come legno, tessuti e piante si sono conservati perfettamente consentendo di ricostruire la struttura delle comunità, le attività commerciali e la mobilità nel periodo neolitico e nelle ere dei metalli. Il museo di Unteruhldingen sul lago di Costanza e il museo Federsee a Bad Buchau offrono un'ottima introduzione al tema delle palafitte.

A Brühl, i castelli Augustusburg e Falkenlust con i rispettivi giardini sono straordinari esempi del rococò tedesco. Augustusburg, residenza preferita di Clemente Augusto di Baviera, principe elettore e vescovo di Colonia (1700–1761), vanta lo splendido scalone d’onore progettato da Balthasar Neumann e utilizzato fino al 1996 per gli incontri di rappresentanza del presidente della Repubblica tedesca. L’indiscusso apice dell’architettura rococò bavarese è invece il Santuario del Salvatore Flagellato sul prato, più noto come Wieskirche. Tra il 1745 e il 1754 i migliori artisti del tempo realizzarono una ineguagliabile fusione di architettura, pittura e stucco che crea una cornice gioiosa per la statua miracolosa del Salvato re flagellato che fu vista piangere nel 1738, trasformando la Wieskirche nel luogo di pellegrinaggio più famoso del XVIII secolo.

A Essen, l’ex complesso industriale a doppio asse Zollverein, anche noto come la "miniera più bella del mondo", è oggi uno straordinario monumento di archeologia industriale e dove tour guidati, modelli illustrativi, filmati e installazioni museali mostrano la lavorazione del carbone, con una colonna sonora di rumori autentici.