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Svizzera, un autunno da vivere.

altDésalpes (transumanza), Chästeilet (ripartizione del formaggio), vendemmia, mercati delle castagne e del tartufo, campionati di formaggio d’alpe e Benichon. Tornano gli eventi e le tradizioni autunnali che coinvolgono la popolazione locale e attirano la curiosità dei turisti affascinati da esperienze autentiche.

Le tradizioni contadine È una tradizione diffusa in tutto l’arco alpino: quando le mucche e le pecore scendono a valle dai pascoli di montagna sotto la guida pastori si fa festa! Fra le transumanze più spettacolari c’è quella delle pecore dal naso nero a Belalp, il villaggio senz’auto che si affaccia sul ghiacciaio dell’Aletsch. Centinaia di pecore scendono a valle lungo sentieri ripidi e tortuosi, delimitati da muretti a secco, fino alla Färricha, il recinto in pietra dove vengono smistate fra i diversi proprietari. Il Chästeilet (ripartizione delle forme di formaggio) nella valle Justistal sopra il lago di Thun è un rito consolidato da quasi 300 anni. I contadini, vestiti in abiti tradizionali, celebrano la fine dell’estate e si ripartiscono le forme di formaggio, frutto del lavoro in alpeggio.

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I prodotti locali: castagne e tartufi “L'autunno è tempo di castagne” dicono in Ticino e nelle valli del sud dei Grigioni. Alla Festa dell'autunno e delle castagne ad Ascona (9 ottobre), il frutto spinoso è l'attrazione principale. La profusione di prelibatezze a base di castagne impressiona sempre i visitatori, che possono assaggiarle e comprarle. Nella Svizzera francese, i mercati del tartufo a Bonvillars sopra il lago di Neuchâtel (30 ottobre), nella piccola città medievale di Murten (20-21 novembre) e a Biel (13 novembre) conquistano sempre più pubblico. La fonduta di formaggio con tartufi freschi, servita nelle numerose carrozze trainate da cavalli, è uno dei punti forti della festa di Bonvillars. Anche i mercati del tartufo di Baar, Bremgarten, Liestal e Weiningen meritano una visita.

Benichon: la festa del raccolto di Friburgo In origine la Bénichon era la festa di ringraziamento del raccolto, in cui quest'ultimo veniva benedetto, con il ringraziamento alla divinità. Nel Medioevo la Bénichon assunse il carattere di sagra e festa del santo patrono, oppure fu assimilata alla transumanza. Attualmente ha ampiamente perduto l'aspetto religioso per trasformarsi piuttosto in sagra popolare per gustare i piatti tradizionali non solo a Friburgo. Ricetta tipica della Bénichon è la Cuchaule, un pane allo zafferano a treccia a cui si aggiunge la senape agrodolce della Bénichon. Da non dimenticare il sostanzioso Pot-au-feu (bollito di carne). Si servono, inoltre, lo stufato d'agnello con "Poires à botzi" (pere caramellate), il prosciutto con osso affumicato e il cosciotto d'agnello. Per dessert si gustano "Bricelet" (cialde), i dolci al vin brûlé, le meringhe, i bignè e le Cuquette (dischetti di pasta sfoglia).

Mappa dei colori autunnali: La “Mappa dei colori”, lanciata nel 2020, mostra in tempo reale lo stato attuale e la previsione della colorazione delle foglie nelle aree boschive di tutta la Svizzera. La cartina viene aggiornata due volte alla settimana dai primi di settembre a metà novembre. Si basa sui dati aggiornati relativi ad aridità, calore e quantità di precipitazioni e sulle analisi effettuate da SRF Meteo. Dal 2021 è ancora più interattiva grazie all’integrazione con le webcam e con i contenuti del sito: l’utente può vedere le attività disponibili e le condizioni meteo delle varie località.

Dallo stoccaggio di cereali all’ospitalità: il Silo, una nuova “riconversione” a Basilea. Il Silo è un connubio di storia e architettura moderna: costruito nel 1912 secondo il progetto dell’architetto basilese Rudolf Sandreuter, è stato per anni un importante luogo di stoccaggio di cereali e fave di cacao. Negli ultimi quattro anni è stato restaurato dallo Studio Harry Gugger. Ne è nato un luogo di incontro estremamente interessante. Dal 2020 il Silo ospita un innovativo ostello design con 20 camere, un’interessante offerta gastronomica e atelier di diversi artisti ed è un eccezionale esempio di riciclo urbano. Il Silo si trova nel quartiere di Erlenmatt, un luogo molto vivace e fertile di novità. 

https://www.silobasel.com/en/

Rendez-vous: cenare a casa di Segantini o accomodati su un letto al ristorante. Chi prenota un ristorante, spera sempre di avere il tavolo migliore del locale. In collaborazione con GastroSuisse e HotellerieSuisse, Svizzera Turismo lancia l’iniziativa «Rendez-vous» che pubblicizza 80 tavoli fuori dal comune. L’offerta è molto diversificata quanto a luoghi e fasce di prezzo: dall’antica barca in legno sulle rive del lago della Gruyère si passa all’atmosfera artistica della casa di Segantini a Maloja, a un tavolo di pietra sul fiume Peccia o a un letto nel ristorante zurighese di tendenza, ma c’è anche il tavolo che si trova su una vecchia linea ferroviaria circondata da alberi, prati e vagoni del passato a Travers.

www.svizzera.it/rendez-
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Comicità e “treno del foliage” nelle Centovalli: il Teatro Dimitri compie 50 anni. Le Centovalli offrono il loro lato più bello in autunno. A bordo del Treno del Foliage si scoprono i paesini più affascinanti della valle ticinese e l’«indian summer» lungo i binari. Oltre che per la natura variopinta, le Centovalli sono conosciute anche per la comicità. La valle ha infatti uno stretto legame con la famiglia Dimitri che da qui fa ridere tutta la Svizzera. Dal 1971 ha sede a Verscio il Teatro Dimitri che festeggia quest’anno 50 anni di attività. Un anniversario importante pieno di eventi e spettacoli straordinari.
https://bit.ly/

Le castagne della Val Bregaglia: da “pane dei poveri” a frutto pregiato, coltivato nelle fattorie biologiche, protagonista di specialità culinarie e celebrato nel Festival della Castagna.
Tra i villaggi di Soglio, Bondo e Castasegna si trovano i castagneti più grandi d’Europa, che grazie alle numerose giornate di sole crescono rigogliosi nella valle meridionale grigionese. In passato la castagna era considerata il pane dei poveri essendo un alimento ricco di vitamine, la cui farina si può conservare per diversi anni. Si ritiene anche che rafforzi il sistema immunitario.
altGiacomo Waltenspühl gestisce la sua fattoria biologica Pedarneir e coltiva anche castagni di sua proprietà. Dopo che le castagne mature sono cadute dall’albero, separa quelle belle da quelle marce. Fra le castagne selezionate, alcune vengono vendute fresche, le altre vengono affumicate per tre o quattro settimane nelle cosiddette «cascine» secondo il metodo tradizionale della Val Bregaglia. In quel periodo le nuvole di fumo aleggiano mistiche nella vallata.
Dopo l’affumicatura, le castagne vengono pelate e trasportate da Waltenspühl al Mulino Scartazzini a Promontogno. Come si usava in passato, anche il Mulino Scartazzini si trova sulla sponda di un fiume. È dotato di una turbina idroelettrica che fornisce l’elettricità necessaria per il suo funzionamento. Con una macina speciale qui le castagne vengono trasformate in farina.

Vittorio e Giulio Scartazzini sono la decima generazione a gestire l’azienda di famiglia. Oltre alle castagne vengono macinati e lavorati anche vari tipi di cereali. Mentre Vittorio Scartazzini è responsabile del mulino, il fratello Giulio si occupa di produrre pasta e pane con la farina di castagne. I prodotti si possono acquistare nel piccolo negozio dietro l’angolo.
Come caldarroste, nel formaggio, nel miele o sotto forma di farina: le castagne vengono utilizzate per numerosi prodotti. Chi visita la Val Bregaglia in autunno deve assolutamente provarne alcuni. Oltre alla pasta e al pane, anche gli gnocchi di castagne sono un piatto molto apprezzato. Per i golosi ci sono anche i biscotti e la torta di castagne.

Il festival della castagna: per circa un mese (dal 25 settembre al 24 ottobre), nella Val Bregaglia ruota tutto attorno alla castagna. Mentre i produttori di castagne sono impegnati con il raccolto e la lavorazione dei frutti, i visitatori possono seguire le tracce della castagna. Escursioni originali, degustazioni e visite guidate consentono di apprendere numerose curiosità sul piccolo frutto. Particolarmente suggestiva è la tradizionale battitura delle castagne con la quale il frutto viene separato dal guscio.
https://bit.ly/3tC1MuC