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Pasqua nel Salento L’incontro di popoli e culture - parte I

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Marzo 2013-  La rivista di turismo e cultura del Salento, Spiagge www.mediterraneantourism.it, la Regione Puglia, assessorato al turismo, cultura e Mediterraneo, l’agenzia Pugliapromozione, i Comuni di Oria, Francavilla Fontana,  Erchie, Nardò, Supersano e Castro, l’Unione dei Comuni della  Grecia Salentina, il Gruppo di azione locale, Terra dei Messapi di Mesagne propongono soggiorni  che fanno tappa a Erchie per le Tavole di San Giuseppe (18 e 19 marzo), a Oria e Francavilla Fontana per le processioni della Settimana Santa (28 e 29 marzo) nella Grecia Salentina per ascoltare i canti della passione in griko (30 marzo) e nelle riserve naturali di Portoselvaggio, e di Castro, sul mare Adriatico dove la bellezza dei panorami tra mare, cielo e terra, è mozzafiato. Costituita una cordata di imprenditori:Compagnia aerea  Ryanair www.ryanair.com, Bottega d’arte Agostino Branca di Tricase, il maestro di pizzica e tamburello, Carlo Canaglia De Pascali, le Associazioni la Casaccia di Francavilla Fontana,  Pro Loco  e Gruppo di promozione umana, Porta del Salento di Oria, le Associazioni degli Operatori turistici di Castro e Vito di Vignacastrisi www.vignacastrisi.it, il Parco turistico Palmieri di Martignano www.parcopalmieri.it, le strutture ricettive di Oria: Borgo di Oria resort www.borgodioria.it, B&B Le Chianche www.beblechianche.it Domus Frumenti www.domusfrumenti.com, La Tana del lupo www.latanadel-lupo.com, La Trozzella Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. Casa Vacanze Spina www.casavacanzespina.com Antiche Dimore www.antichedimoreoria.it Residence Angelica (www.residenceangelica.info); B&B Messapia (www.salentocasavacanze.com); Villa reale di Francavilla Fontana (www.villarealepuglia.it), le strutture ricettive di Supersano: Masseria Pizzofalcone (www.masseriapizzofalcone.it); Hotel Buongusto (www.hotelbuongusto.com); Bb Supersanosalento (www.bbsupersanosalento.it), i ristoranti di Oria, The Medieval Inn (www.themedievalinn.it), la Vecchia Oria e le aziende di produzione e vendita di prodotti tipici di Supersano, caseificio Super Sano, i panifici Massafra e Dolce Forno e l’oleificio Cesare Vergari (www.agricolavergari.it), dove poter acquistare souvenir golosi per sè o da regalare agli amici. 
 
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Sono di origine spagnola le processioni del Venerdì Santo, greca i Canti della Passione nella GrecÏa Salentina e albanese le Tavole di San Giuseppe a Erchie. Il Venerdì Santo, tra le più belle e intense processioni, Ë da vivere quella di Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi. Le Statue dei Misteri, realizzate in cartapesta, vengono portate in Processione dalle Sette confraternite. Dietro la Statua che raffigura la Caduta di Cristo si dispongono quasi 50 crociferi, quasi tutti giovani tra i 20 e  i 30 anni, che, per penitenza, trascinano sulle spalle, incappucciati e a piedi nudi, pensanti croci costruite in casa con travi di legno e tramandate di padre in figlio. Ogni statua viene poi accompagnata dai pappamusci (dallo spagnolo andar lento), penitenti, che a piedi scalzi e incappucciati si trascinano lentamente per tutta la processione, che termina fin oltre la mezzanotte. Il GiovedÏ Santo, in coppia, i pappamusci visitano i Sepolcri per le bellissime chiese della città. A Pasqua, poi, grande processione con Cristo Risorto per le vie del paese. 
Ma a Francavilla l’attesa della Pasqua inizia sin dal venerdÏ che precede la Domenica delle Palme: il pomeriggio viene portata in processione la Statua della Madonna Addolorata, di nero vestita, che, tra la commozione generale, va alla ricerca di Suo Figlio. Il Mercoledì Santo i bambini vanno in giro per le vie della città portando con sè cestini adorni di grano anemico (fatto germogliare al buio) e fiori e ripetendo una domanda  in dialetto (ti piace il mio piatto?) www.comune.francavillafontana.br.it. 

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La vicina Oria anticipa tutti i riti, con una breve processione, che inizia il primo giovedÏ di marzo e si protrae fino al GiovedÏ Santo, durante la quale la Statua di Cristo morto, adorna di fiori di stoffa bianchi, simbolo della Primavera e della Resurrezione, viene portata dalla Chiesa delle benedettine alla Cattedrale www.comune.oria.br.it. La Domenica delle Palme Passione vivente a cura degli oltre 200 volontari del Gruppo di promozione umana di Oria. 
 
 
Da Martignano, nel cuore della Grecia Salentina  arriva l’eco dei Canti della Passione, canti intonati nella lingua grika, un dialetto molto simile al greco arrivato nel Salento con i primi coloni greci nell’Antichità classica e ulteriormente rinverdito dai monaci bizantini, in fuga dall’Oriente, nel XI secolo per le lotte iconoclaste. 
Durante la Settimana Santa i contadini giravano per le case dei borghi o andavano nelle masserie per cantare I Canti della Passione, dove si narrava con commozione, la Storia di Gesù. Il canto si concludeva spesso con un dono: una puccia (il tipico pane salentino), un po’ di formaggio e, quando si voleva strafare, qualche uovo.
A Calimera, dove, finanziata dall’Unione dei Comuni della Grecia Salentina, Ë molto attiva una scuola di griko per bambini e adulti, il griko viene utilizzato anche per pregare, in attesa della Pasqua.
Ma Calimera è famosa per il Rito della Rinascita. Il Lunedì dell’Angelo infatti, gli abitanti si danno appuntamento davanti alla chiesa di San Vito, fuori paese, tra alberi di ulivo e muretti a secco. Al centro della piccola chiesa si erge una pietra forata, attraverso la quale passano grandi e piccini,  ricordando il parto e quindi la rinascita. Attraversare la pietra porta fortuna e fertilità. Si tratta di un rito antichissimo, sicuramente legato al culto di Demetra, la Dea Madre. Con il tempo la chiesa cattolica ha inglobato e cristianizzato il rito pagano. La pietra forata è infatti confitta nel terreno. E intorno ad essa è stata costruita la piccola chiesa di San Vito, protettore degli animali. Recenti studi, condotti da Silvano Palamà, hanno dimostrato che pietre forate come quelle di Calimera si trovano anche in Grecia e Turchia e sono considerate propiziatorie per la fertilità.alt
Da non perdere a Erchie www.comune.erchie.br.it le Tavole di San Giuseppe, diffuse anche in tutti i paesini dell’entroterra idruntino. La sera del 18 marzo, in onore di San Giuseppe, viene fatto ardere tra fuochi d’artificio e luminarie, un grande falò, alto fino a 25 metri, realizzato dai giovani con i tralci della potatura dell’ulivo. E’ l’ultima festa del fuoco del Salento, che segna la fine dell’inverno e l’inizio della Primavera. Le Feste del fuoco iniziano, infatti, il 29 novembre con la Festa di Sant’Andrea a Presicce, culminano con la focara di Novoli per Sant’Antonio Abate (16 e 17 gennaio) e si concludono con Erchie. 
Mentre il falò arde ancora, il 19 marzo a mezzogiorno vengono benedette in piazza e lungo il corso principale le Tavole di San Giuseppe, realizzate dall’amministrazione comunale e dalle associazioni di volontariato. Disposte in modo scenografico  ben 13 pietanze, che simboleggiano il bastone fiorito di San Giuseppe (il cavolfiore), le fasce di Ges_ Bambino (le ncartiddhate, dolci tipici), l’arrivo della primavera (la massa di San Giuseppe, pasta fritta e non, condita con i ceci). Tutti mangiano a quelle Tavole, portandosi a casa gli uccellini di pane, che servono per allontanare i fulmini e i temporali e che saranno conservati per un anno fino alla prossima festa di San Giuseppe.
ERCHIE E LA FESTA DI SANTA LUCIA. Erchie Ë infine famosa per la Festa di Santa Lucia, che si celebra il secondo Giovedì dopo Pasqua (quest’anno sarà l’11 aprile). Nella cittadina vi Ë infatti un bellissimo Santuario, dedicato alla Santa, dove sgorga dalla roccia una fonte, con cui i pellegrini sono soliti bagnarsi gli occhi. La città ha stretto un gemellaggio con Siracusa nel nome di Santa Lucia.
 
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Fine prima parte - continua