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5-6 luglio 2013: UOVA, e GRANDE STORIA, a GANDINO con IN SECULA

altLa Corsa delle Uova, in dialetto gandinese “Corsa de öf”, si svolge a Gandino dal 1931. Si tratta di un’originale sfida che vede protagonisti due atleti.Il primo deve percorrere di corsa, nel minor tempo possibile, il tratto Gandino - Fiorano Al Serio - Gandino per un totale di circa 12 chilometri; contemporaneamente l’altro concorrente deve raccogliere una per una 100 uova, poste ad un metro l’una dall’altra lungo via Dante, fra la Fontana di Piazza Vittorio Veneto e la Chiesa di Santa Croce. L’origine della manifestazione risiede in una sorta di scommessa, che nel 1931 vide protagonisti Renzo Archetti e Giovanni Bonazzi. Il primo, impegnato nel percorso a piedi verso Fiorano, si aggiudicò la prova. Al contrario delle apparenze è favorito il concorrente impegnato nel percorso podistico, in quanto la distanza percorsa dal raccoglitore d’uova è sì inferiore (10.100 metri, secondo calcoli matematici) ma molto più discontinua e su un tratto che comunque presenta una pendenza media del 3,89%.

La prova è estremamente incerta, spesso risolta all’ultimo metro oppure all’ultimo uovo, seguita con grande passione dal pubblico che si assiepa in Piazza Vittorio Veneto e viene costantemente informato sull’andamento della prova del podista. La manifestazione si svolge nella sera di antivigilia (venerdì) della prima domenica di luglio, solenne ricorrenza gandinese in onore dei SS. Martiri Patroni.

Diversi i riferimenti tradizionali: il via viene dato al rintocco delle 20.30 dell’orologio del Palazzo Comunale, la partenza è designata dallo zampillo laterale della Fontana, il centesimo uovo si trova ad essere situato all’altezza del limite perimetrale della Chiesa di Santa Croce, fra le più antiche di Gandino. Dal 1981 l’Atalanta Club Valgandino organizza in prima persona la manifestazione, ed in collaborazione con il Gruppo Alpini propone al termine della gara frittata e uova sode.

Dal 2000 nella pavimentazione di piazza Vittorio Veneto e via Dante sono incastonati i cubetti in marmo bianco numerati, che segnalano per sempre la posizione esatta delle cento uova. 

 

Negli anni dispari, a partire dal 2003, la Pro Loco di Gandino propone “In Secula”, puntuale rievocazione di fatti importanti della ricca storia gandinese.

 

Nell’incomparabile scenario del centro storico, e in particolare del sagrato della Basilica di S.Maria Assunta, sabato 6 luglio alle 21.00 verrà proposto “L’albero della libertà - la stagione napoleonica e la requisizione degli argenti gandinesi”. Verrà ricordata la presenza delle truppe francesi a Gandino a fine settecento, con la requisizione di arredi sacri di inestimabile valore.

 

La serata (in caso di maltempo si svolge domenica 7 luglio alle 21.00) proporrà centinaia di figuranti in costume originale e prevede un attento studio storico preliminare per offrire agli spettatori una ricostruzione fedele e documentata. Non si tratta insomma di un semplice “remake” a scopo turistico, ma di fatti storici che rivivono compiutamente nei luoghi in cui si sono verificati.

 

In questi anni è stato possibile rivivere la firma dell’Atto di Emancipazione del Comune di Gandino del 1233, le nozze dei nobili Giovanelli (nonni di colui che divenne Papa Innocenzo XI), l’investitura di Gian Andrea Giovanelli e del nipote Gian Carlo a Baroni dell’Impero, la costruzione della Basilica di S.Maria Assunta, la visita di San Carlo Borromeo.il programma degli eventi su www.lecinqueterredellavalgandino.it e www.gandino.it