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SCARDOVARI: NATURA, STORIA E SAPORI DEL DELTA

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Difficile resistere al fascino che gli itinerari del Delta del Po sanno suscitare in chi li percorre, sia a piedi che in bicicletta, seguendo il ritmo lento di una natura incontaminata, animata dallo scorrere dell’acqua dei sette rami del Po che si aprono a ventaglio prima di giungere al mare Adriatico.

Il Delta del Po rappresenta un ecosistema straordinario, meta ideale per i cicloturisti, i birdwatchers e per quanti amano una vacanza nella natura fuori dalle rotte consuete, capace di seguire un ritmo lento.

L’ampia insenatura racchiusa tra i due rami del Po di Tolle e del Po di Gnocca forma la Sacca degli Scardovari.

L’origine risale al 1800: nell’estremo Delta del Po esisteva un bonello, che altro non Ë che un rialzo di terra. Su questa sommità alcuni pescatori di "scardove" costruirono le loro case in canna palustre. E proprio da questo pesce di acqua dolce sembra derivi il nome Scardovari. Una piccola comunità dedita ai lavori più duri. Perchè alla pesca si aggiungeva la raccolta della canna palustre, allora materia prima per la costruzione delle povere case, l’occupazione nelle opere di bonifica e la coltivazione del riso unico alimento, oltre al pesce, di sostentamento.

Oggi Scardovari, da quei primi insediamenti abitativi, ne ha fato davvero molta di strada.

Nel 1935 nasce la prima Cooperativa Pescatori. Nel 1949 diventa realtà il mercato all’ingrosso del pesce nel frattempo si rinforzano gli argini della Sacca degli Scardovari che racchiudono il grande specchio d’acqua per 18 chilometri.

Il 4 novembre del 1966, una grande mareggiata con il cedimento dell’arginatura della Sacca, allagò l’isola di Donzella. Gli abitanti tenaci non si persero d’animo e ricominciarono da capo. Partendo da un dramma Scardovari scopre oltre alla pesca un’altra vocazione: il turismo. Di visitazione, balneare, da diporto anche con la pesca in alto mare.

La nuova realtà economica cresce accanto all’agricoltura, alla pesca quella tradizionale e quella legata ai mitili.

 

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La Sacca degli Scardovari viene trasformata in un grande "orto marino" per la coltivazione delle cozze, ostriche e delle vongole. La qualità della produzione dei mitili è ottima, tanto che la cozza di Scardovari unica in Europa si fregia della Dop. I trespoli, le strutture in legno di castano per l’allevamento delle cozze sono ben visibili. Sommerse dalle acque salmastre e basse della sacca le cozze vengono appese ai trespoli in apposite reti, grandi poco più di un’unghia in dieci mesi sono pronte per l’impianto di stabulazione dove vengono depurate prima di essere commercializzate.

Ancora maggiore è la produzione di vongole veraci se vengono "seminate" sui fondali sabbiosi e successivamente raccolte con appositi rastrelli, per non danneggiare i fondali.

Viaggiando lungo la Sacca, la campagna offre anche lo spettacolo delle risaie. Qui il riso prodotto è di alta qualità tanto che il Carnaroli si fregia dell’Igp.

I prodotti del Delta si possono gustare in tutti i ristoranti della zona: oltre alle specialità di cozze e vongole, proposte in mille maniere, il pesce alla griglia (branini, cefali, otragani, spigole, orate e l’ottima anguilla) è un inno alla gastronomia deltina.

 

Per info: Comune di Porto Tolle

www.comune.portotolle.ro.it/

 

di Renato Banfi