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Copertino meta per un soggiorno tra storia tradizioni e cultura

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Quando si parla del Salento, le prime cose che vengono in mente al turista sono sicuramente, il mare, le spiagge le bellezze naturali, l’ottima gastronomia per trascorrere una vacanza all'insegna del divertimento e del relax.

Un fenomeno che si sta sviluppando ed incrementando in questi ultimi anni da parte dei visitatori  è andare alla scoperta dell'entroterra Salentino dove si possono visitare Città e borghi tra i più belli d’Italia che offrono la possibilità di ammirare: monumenti, chiese, monasteri, palazzi nobiliari, e musei che contengono veri  gioielli di storia e di arte. Ma non solo, anche nelle belle masserie di antica memoria contadina, ristrutturate e disseminate tra immensi e suggestivi uliveti, hanno acquisito un ruolo diverso e sono state trasformate in aziende agricole, agrituristiche ricettive e ristorative.

Una delegazione di giornalisti, opinion leader e blogger è stata ospite ed ha avuto modo di visitare  la città di Copertino  in occasione dell’Educational Tour “Torneo di carnevale Sport e cultura nella terra dei due mari” 8-13 Febbraio 2018, progetto organizzato dal Comune di Castrignano del Capo con la collaborazione del Gab Lupiae del CTS di Lecce e finanziato dalla regione Puglia nell’ambito del P.O.R. Puglia FESR-FSE 2014/2020 – ASSE VI – “Tutela dell’ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali”.


Un pò di storia

Situato nel Salento occidentale in provincia di Lecce a circa 25 km dal capoluogo, È un borgo le cui origini si possono far risalire tra i 560 e 615 d.C. Attraverso l'unione degli abitanti dispersi dalla distruzione dei loro casali ad opera dei Saraceni, attorno al 924 darono vita ad un nuovo agglomerato urbano che chiamarono dapprima,”Cittadella”  ma che in seguito la denominarono “Conventino”, poi Cupertino ed infine Copertino.

Nei secoli successivi in particolare nel medioevo, il borgo, dopo la dominazione bizantina, venne governata da diverse dinastie Normanno Svevo Angioline. Tra la fine nel 1400 e la prima metà del 1500 Copertino divenne un importante centro commerciale grazie lo sviluppo di numerosi frantoi ipogei per la macinatura delle olive il cui olio veniva trasportato nel vicino porto di Gallipoli per essere spedito nei paesi nordici, questo sviluppo portò ad un incremento demografico della popolazione.

Da visitare:

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Il Castello 

Siamo nel XVII secolo quando viene eretto il monumento più importante della città. Sorto in epoca Normanno - Sveva, venne completato nelle attuali componenti architettoniche dalla casata degli Angiolini. La possente struttura venne realizzata per preservare Copertino dalle invasioni nemiche ma il castello non non ebbe mai utilizzo militare. 

Il castello ha una pianta quadrata ogni lato presenta poderose muraglie dotate di semplici feritoie,

e la conclusione dei quattro lati sono costituiti da bastioni a forma di lancia. L'intero perimetro della fortezza è dotato di un fossato interamente scavato nella roccia.

Fu utilizzato da residenza gentilizia da numerose famiglie aristocratiche e, secondo la tradizione tra le sue mura nacque Isabella Chiaromonte figlia di Tristano e Caterina Orsini Del Balzo che divenne regina di Napoli.

All'esterno e adiacente il maniero si trova la porta di San Giuseppe eretta nel 1430 dal conte Tristano di Chiaromonte e questa rappresentò per un secolo l'unica via d'accesso alla città.

Attualmente il castello viene utilizzato per molte iniziative come mostre, eventi, manifestazioni culturali nonché celebrazione di matrimoni civili.

altSantuario San Giuseppe da Cupertino

La chiesa santuario dedicata a San Giuseppe Desa (1603 - 1663) beatificato nel 1753, detto anche Santo dei voli (per amore della madonna andava in estasi e volava) così narra la leggenda. Fu edificata nel 1758 e fu necessario abbattere alcune abitazioni private, parte delle mura di cinta e la vecchia chiesetta di San Salvatore.

I Copertinesi chiamarono il nuovo edificio sacro, “la Cappella” con la  canonizzazione del beato Giuseppe avvenuta nel 1767 la chiesa fu solennemente dedicata al nuovo santo.

Un secolo dopo nel 1874, il piccolo santuario, meta di continui pellegrinaggi, fu ingrandito con l'aggiunta dell’abside e del coro.

La casa paterna San Francesco da Copertino

Meta di numerosi pellegrinaggi la casa paterna, situata di fronte alla facciata dell'attuale santuario rappresenta testimonianza storica della famiglia Desa, dove il il Santo nacque e trascorse i primi anni dell’infanzia.

Dopo alcune vicissitudini nel 1751 la casa Venne venduta ai Frati Minori Conventuali della Rotella e, nel 1753 dopo la beatificazione, fu trasformata in cappella. La casa presenta un timpano e un'iscrizione all’esterno mentre all’interno vi una statua del Santo, è costituita da un monolocale a piano terra umile e semplice.

San Giuseppe da Copertino si festeggia in paese ogni 18 settembre con la cosiddetta Intorciata, una lunga processione che attraversa le maggiori vie dell’abitato con canti e la banda.

Chiesa di Santa Chiara

In Piazza del Popolo si trova il monastero e la chiesa delle Clarisse fondata nel 1545 dai Granai-Castriota è stata completamente ricostruita insieme a gran parte degli ambienti monastici alla fine del 1600.

Il complesso claustrale fu significativamente rimaneggiato nei primi decenni del XVIII secolo. La dimora delle clarisse fu ampliata ed il suo interno fu decorato con stucchi. La chiesa, ricostruita quasi ex novo, perse le originarie linee architettoniche cinquecentesche e venne trasformata in un edificio barocco.

altBasilica della Madonna della Neve

Certamente la Basilica è uno dei luoghi da vedere a Copertino venne eretta nel 1088 dal conte normanno Goffredo di Conversano ed originariamente era intitolata alla Vergine assunta.

Nel 1255 Manfredi Principe di Taranto la elevò a Basilica intitolandola alla vergine delle nevi. Trattasi della chiesa madre di Copertino.

L'alta torre campanaria È stata realizzata tra il 1585 E il 1603. Attaccata al campanile vi è la cappella di San Sebastiano. La facciata principale della chiesa risente di diversi periodi di realizzazione, a partire dal 1707, per volontà del vescovo Antonio Sanfelice, le pareti interne della Chiesa subirono il fascino del barocco leccese ed al posto degli altari cinquecenteschi ne furono costruiti altri le cui decorazioni si rifanno agli indirizzi barocchi.

Da oltre cinquant'anni il 5 agosto si tiene nella città il corteo storico, esso rievoca, in splendidi costumi medievali, il momento in cui il principe di Taranto E conte di Copertino Manfredi volle dedicare la chiesa madre alla stessa vergine Maria, ma venerata con il titolo di Santa Maria della neve.

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Curiosità:

E' tutt'ora attivo a pochi passi dal castello, proprio nel centro storico un piccolo forno in pietra dove la signora Grazia cuoce le forme di pane che le famiglie di Copertino portano, ogni forma contraddistinta da un disegno che può essere un fiore una croce o altro per distinguerla dalle altre famiglie.

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