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Il SALENTO d'inverno nel Natale 2011

Maria e Giuseppe cercano casa in un tipico borgo medioevale nel Salento, fanno nascere Gesù in un frantoio ipogeo, ricevono i re magi su una collina, vicino al mare. Mille e una ragioni per vivere il Salento anche in inverno, visitarne i presepi viventi, calandosi nella magica atmosfera del Natale. Gli operatori turistici dell’associazione Living Specchia, la rivista di turismo e cultura del Salento Spiagge, in partenariato con Provincia di Lecce, assessorato al marketing, Agenzia Puglia Promozione della Regione Puglia e i Comuni di Alliste, Castro, Galatone, Novoli, Oria, Ortelle e Unione dei Comuni Terre di Leuca Bis hanno elaborato pacchetti turistici legati ai grandi eventi, mirati a promuovere il turismo anche in inverno. Con la processione in onore dell’Immacolata a Oria l’8 dicembre inizia nel Salento l’attesa per il Natale. Al ritmo di un’antica nenia, che si puo ascoltare solo ad Oria, la Pastorale, gli oritani portano in processione la statua della Madonna fino all’obelisco, dove i vigili del fuoco vi si arrampicano per deporre una corona di fiori. Quando sono ormai a terra, gli sbandieratori dei rioni medioevali di Oria issano le bandiere in segno di festa e le massaie offrono pittule a tutti (polpettine di pasta lievitata e fritta).

Intanto le associazioni di volontariato sono in fermento per dare vita ai presepi viventi, ambientati in centri storici, villaggi rupestri, colline con muretti a secco a macchia mediterranea. Generalmente vengono aperti al pubblico il 25, 26 dicembre, il primo e il 6 gennaio 2012. Tutto il paese si trasforma in un presepe vivente a Vignacastrisi, frazione di Ortelle, sulla sponda adriatica del Salento (www.parabolaasud.it). Nelle casette a corte rivivono gli antichi mestieri della tradizione contadina dal falegname a colui che aggiustava i vasi di terracotta, dall’artigiano della pietra leccese ai pastorelli. A meno di un chilometro, a Castro, Gesù nasce in un tipico borgo medieovale, rievocando San Francesco con il Cantico dei Cantici (colui che inventò il presepe). Personaggi in costume occupano le sale del castello aragonese, dove si svolge come uno spaccato di vita medioevale, il processo alla strega e il processo al un villano che aveva rubato un cervo dalla contea di Castro, mentre le vie del centro storico si animano di pastorelli e massaie (www.nataleincontea.it).

 

A Specchia, dichiarati tra i Borghi antichi più belli d’Italia, più di 200 personaggi animano le viuzze, trasformate nell’antica Betlemme. Vi Ë anche un presepe sotterraneo, che si puÚ visitare attraversando i frantoi ipogei dove un tempo si molivano le olive. Tutti gli ultimi nati del piccolo centro, a circa venti chilometri da Maglie, si alternano a fare da Ges_ Bambino, tra le braccia della Madonna, anche lei bambina.

Gode di una vista sul mare e una grande stella cometa lo illumina nella notte, il presepe vivente di Alliste, sulla sponda jonica. Dopo la messa del 24 dicembre, i personaggi del presepe si recano assieme con il parroco, sulla collina, in fiaccolata per far nascere Gesù. Poi animeranno le povere capanne lungo sentieri di macchia mediterranea e muretti a secco a partire dal 25 sera.I visitatori, che affluiscono in migliaia, possono degustare al loro passaggio anche prodotti tipici. Infatti, in quasi tutti i presepi, vengono offerte a tutti pittule calde e buon vino, mentre maestri caseari fanno all’istante buone mozzarelle e formaggi che offrono ai visitatori.

Nel centro storico di Galatone saranno personaggi attori che, interpretando angeli e profeti, inviteranno i visitatori ad assistere al più Grande evento dell’Umanità.

Spenti i riflettori sul Natale, i salentini si preparano a celebrare un altro grande evento: la Festa in onore di Sant’Antonio Abate, il 16 e il 17 gennaio. Con i tralci ricavati dalla potatura della vite, in una zona quanto mai ricca di vigneti, i contadini danno vita ad una grande pira alta 25 metri e con un diametro di 20. Viene costruita in modo tale che alla base Ë ricavata una galleria, per consentire alla processione con la statua del Santo di passarci sotto. La Festa è divenuta ormai da alcuni anni l’evento più grande e importante dell’inverno pugliese: la versione invernale della Notte della taranta. Infatti sono tantissimi i giovani che arrivano a Novoli, anche da fuori regione, richiamati dal grande evento. Quando la focara viene accesa tra lancio di fuochi d’artificio inizia la vera festa che durer‡ tutta la notte con un Grande concerto finale, previsto per la notte dopo.

Quest’anno l’amministrazione comunale, guidata da Oscar Marzo Vetrugno ha dato vita alla Fondazione Focara di Novoli e ha affidato la costruzione della Focara siul progetto di un grande artista: Mimmo Paladino , lo stesso che ha creato la montagna del sale in piazza Duomo a Milano. In omaggio all’artista sulla Focara saranno posizionati cavalli di cartapesta, realizzati dalla cartapestaia leccese, Carmen Rampino.

Infine dopo aver sostato a Galatone per vederne il bellissimo presepe vivente, si puÚ attendere lÏ l’arrivo della primavera. Con una tappeto di petali di fiori, realizzato dall’Associazione Caledda, in occasione della Festa del Crocefisso, il primo maggio si celebrerà il più grande inno alla vita e alla rinascita. Un carro fiorito rallegrato dai bambini in costume aprirà l’evento. Il Salento è da vivere tutto l’anno.

 Carmen Mancarella