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Rocca San Casciano (FC) LA CITTA’ DEL FUOCO

pagliaio e torre civica

1 aprile 2012 - Dal mare all’Appennino, le terre di Forlì sono un rincorrersi di natura e cultura. Rocca San Casciano, detta la Città del Fuoco, sorge lungo la media valle del Montone e offre suggestivi scorci panoramici tra le cime dell’Appennino Tosco Romagnolo. Diversi luoghi di interesse storico e turistico riflettono i trascorsi di una terra che, nata da antichi insediamenti, è giunta alla Provincia di Forlì facendo tesoro dell’arte e della cultura romana, etrusca e fiorentina.

Un’occasione per avvicinarsi alle bellezze della cittadina e dei suoi dintorni è offerta dagli eventi in programma: il 9 aprile Aspettando il Falò e dal 20 al 22 aprile la Festa del Falò. Dedicati al Falò, hanno radici antichissime e attirano ogni anno migliaia di spettatori. Lo spettacolo è unico al mondo, i due rioni, Borgo e Mercato, si danno battaglia accendendo lungo le sponde opposte del fiume Montone due maestosi pagliai di ginestre alti più di 8 metri, dai quali si sprigionano fiamme che superano anche quota 25. Nessuna giuria decreta il vincitore: i rocchigiani sapranno quale è bruciato meglio e ha originato fiamme più vive. Accanto ai magnifici falò, fuochi d’artificio e botti, una gara di mangiafuoco e artisti della giocoleria, musica, balli e sfilate di carri allegorici con centinaia di figuranti e stand gastronomici di prodotti tipici. La Festa del Falò è promossa da Comune e Pro Loco di Rocca San Casciano, la Città del Fuoco, insieme a Rione Borgo e Rione Mercato, con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Provincia di Forlì-Cesena, Unione Montana Acquacheta Romagna-Toscana, in collaborazione con la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, le Terme di Castrocaro e il Grand Hotel delle Terme & Spa; partner: Cars Automobili, Confartigianato Forlì, Ginestri Arredamenti Casa Italia, Heineken e Zama Impianti. Info: www.festadelfalo.it.

A soli 17 km le Terme di Castrocaro sono attive da 170 anni e famose per le acque termali salsobromoiodiche e sulfuree, i fanghi e gli esclusivi trattamenti di benessere presso l’attiguo Grand Hotel delle Terme & Spa. Info: www.termedicastrocaro.it.  

Rocca San Casciano, e dintorni, da visitare:

Piazza Garibaldi, cuore del paese, è circondata dai caratteristici portici in pietra e da palazzi cinquecenteschi che appartenevano alle famiglie nobili. Tra gli altri il Palazzo Pretorio, che ha ospitato per secoli le decisioni della Comunità e la Torre dell’Orologio restaurata nel 2010, che custodisce la statua cinquecentesca della Vergine addolorata trafitta da una spada; ai suoi piedi l’entrata delle vecchie carceri, aperte al pubblico.

La Chiesa del Suffragio ricostruita dopo il terremoto del 1661, è sede di importanti mostre e convegni. All’interno la Madonna con Bambino e angeli in terracotta attribuito alla scuola di Andrea della Robbia, il crocifisso ligneo del XV sec., una tavola del maestro fiammingo Giovanni Stradano e un bassorilievo romanico in marmo in cui la tradizione popolare identifica l’abbraccio dei Santi Donnino ed Ellero.

La Chiesa di S.Maria delle Lacrime, in stile barocco, conserva un bassorilievo del 1500 raffigurante la Madonna con Bambino ritenuta miracolosa dopo un lungo pianto avvenuto il 17 gennaio 1523 e un crocifisso di matrice fiorentina del XV sec. entrambi illesi durante il devastante terremoto del 1661, vengono portati in processione a testimonianza della devozione dei Rocchigiani.

Il Ponte Vecchio, struttura a due archi, offre una vista panoramica sulle alture circostanti.

Il Municipio e il Teatro sono mirabili esempi della architettura di quel periodo, quando confluivano nello stile littorio le vivaci influenze decò e futurista.

Il Castellaccio, antica fortificazione militare (XV secolo) costruita dai Conti Guidi di Dovadola quasi distrutta dal terremoto del 1661. Rimangono intatti solo una torre di 15 metri – oggi simbolo del paese di Rocca San Casciano, la Città del Fuoco - ed alcuni tratti della cinta muraria. La cima domina l'abitato e si profila in più punti sopra i tetti delle eleganti case in stile toscano.

Sulle colline verso Galeata l’Abbazia di S. Donnino in Soglio: eretta intorno al 1000, fu una delle più potenti abbazie benedettine della Romagna Toscana. Custodisce l’affresco Episodi della vita di S.Donnino del XIV secolo. Da segnalare anche i bassorilievi dei quattro evangelisti, collocati sulla facciata esterna della chiesa.

I dintorni sono visitati da appassionati di podismo, escursionismo, mountain bike o più semplicemente da chi ama il contatto diretto con la natura: settanta km di sentieri che attraversano i luoghi più suggestivi del paese recentemente riportati al loro splendore e interamente segnalati grazie al lavoro dell’Unione Sportiva Rocchigiana Sezione Podismo “Rocca Runner” e al contributo dell’Amministrazione comunale. Le mappe sono disponibili presso il Comune, i bar, le tabaccherie e diversi negozi.

Luciano Cravotto