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TYPHA, il nuovo materiale per la bioedilizia

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 novembre 2015 -  Prende il nome dalla Typha -in latino è la stiancia, pianta di palude che cresce in molte zone umide del pianeta- il nuovo materiale edile ad alto potere termoisolante che può contribuire allo sviluppo sostenibile nel settore delle costruzioni. Scoperto ed elaborato in trent’anni di ricerche dall’ingegnere tedesco Werner Theuerkorn, in collaborazione con l’Istituto di fisica delle costruzioni (Institut für Bauphysik) Fraunhofer IBP, Typha ha proprietà isolanti e portanti significative: si presenta sotto forma di pannelli costituiti esclusivamente da materiale vegetale e da un agglomerante minerale a base di magnesite. Fabbricati con un basso consumo energetico, i pannelli Typha-Board sono robusti ed ecosostenibili, consentono un’elevata resistenza statica e alle muffe e forniscono un alto isolamento termico. L’innovativo materiale è stato presentato in esclusiva durante Expo 2015 al Padiglione tedesco e, in contemporanea, al fuori-Expo nel giardino di Cascina Cuccagna con una struttura dimostrativa, Typha-House, che torna protagonista della terza edizione di Giacimenti Urbani dal 27 al 29 novembre 2015, nella stessa sede. Nei tre giorni dell’evento, gli esperti di Typha sono a disposizione di architetti, ingegneri e imprese per approfondire caratteristiche, performance e costi del nuovo materiale ( Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ). La struttura di Typha-House riunisce tutti gli elementi applicativi del progetto: pareti, soffitti e pavimenti autoportanti sono interamente realizzati in pannelli trattati ad hoc per interno ed esterno e un video all’interno della casa documenta l’intero ciclo di vita della stiancia, dalla coltivazione alla raccolta, dalla trasformazione in materiale costruttivo all’uso in edilizia, fino al compostaggio. Un ciclo “dalla culla alla culla” ideale, che dimostra come la produzione di questo materiale costruttivo e isolante d’avanguardia sia a basso impatto ambientale e non solo: le piante di stiancia (typha angustifolia) possono contribuire alla rigenerazione del terreno e alla fitodepurazione dell’acqua freatica e di quella superficiale da fosfati e nitrati. La coltura della stiancia non entra, inoltre, in competizione con la produzione agroalimentare, né con il ciclo biologico delle specie animali, bensì contribuisce in modo efficace alla tutela globale dell’ambiente. Come è dimostrato dalle attuali coltivazioni in Europa e in Senegal. Lo stesso territorio italiano ricco d’acqua compreso fra le province di Milano, Pavia e Novara, sottoposto attualmente a intenso uso agricolo, potrebbe essere un’ulteriore area di coltivazione ideale per la Typha e avviare nuovi hub di produzione dell’innovativo materiale a livello locale.

Dietro Typha-Board c’è un intero team d’eccellenza (www.typhaboard.com/team): la produzione è dello stesso ideatore Werner Theuerkorn con il marchio Typha Technik, in collaborazione con l’istituto Fraunhofer IBP, il cui coordinatore di ricerca per lo sviluppo è il Prof. Ing. Martin Krus; l’organizzazione, la progettazione espositiva e la direzione artistica degli eventi a Expo 2015 e in Cascina Cuccagna sono a cura dell’architetto Bruno Franchi; la realizzazione dell’allestimento di Typha-House è di Fluck Holzbau GmbH, main-sponsor della mostra di Milano, con i partner eDePadova per gli arredi, Lichtraeume/Berlin per il sistema luce e Claytec/Viersen per le intonacature speciali.