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Le Gallerie di Piazza Scala di Intesa Sanpaolo - Milano : dal 4 giugno al 27 ottobre 2013 " 1963 e dintorni"

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Eugenio Miccini - senza titolo 1971

Milano, 4 giugno 2013 - 1963 e dintorni. Nuovi segni, nuove forme, nuove immagini è il titolo dell’esposizione monografica che verrà inaugurata il 4 giugno alle Gallerie di Piazza Scala di Intesa Sanpaolo e si protrarrà sino al 27 ottobre 2013. Il percorso della mostra temporanea condurrà il visitatore in un viaggio attraverso un’epoca che - esattamente a mezzo secolo di distanza - porta alla radicale trasformazione della comunicazione visiva, con fondamentali ripercussioni in campo artistico. La complessità e il fermento dell’arte del periodo sono ripercorsi nell’allestimento curato da Francesco Tedeschi, che pone a confronto le correnti emergenti in quegli anni attraverso artisti e opere presenti nella collezione Intesa Sanpaolo. I primi anni Sessanta vedono i mezzi di comunicazione di massa assumere un ruolo molto evidente nella società e nella cultura; l’arte risponde ai nuovi scenari con modalità diverse che rendono il periodo di particolare interesse anche per il "lettore" di oggi: dall’assunzione di elementi tecnologici nelle opere degli autori di arte cinetica, programmata, optical, riuniti in diversi gruppi, alla documentazione visiva delle nuove immagini con modalità pittoriche nella "Scuola di piazza del Popolo" e nella "Nuova Figurazione", o di composizione a collage nel "Gruppo 70". Elemento comune a molte forme espressive è il superamento dell’informale , sancito nelle posizioni storico-critiche, ma ancor più nelle realizzazioni di chi parte da quella matrice per muovere alla ricerca di nuove soluzioni.

Il percorso monografico prende avvio con un omaggio a Piero Manzoni e Francesco Lo Savio, figure fondamentali nelle aspirazioni di rinnovamento dell’arte nei primi anni Sessanta, ambedue scomparsi prematuramente nel 1963.

Il rinnovamento delle forme di rappresentazione viene indagato attraverso alcuni artisti della cosiddetta " Nuova Figurazione" e della nuova generazione romana riunita nella "Scuola di piazza del Popolo" (fra loro Mario Schifano, Tano Festa e Franco Angeli). Altre esperienze sorte in quell’anno propongono una riflessione concreta sul rapporto tra segno e immagine: nelle operazioni promosse dal "Gruppo 70" a Firenze – che si pongono all’incrocio fra diversi linguaggi espressivi – o negli autori del "Cenobio" a Milano, che ricorrono a una formulazione primitiva del segno come elemento di comunicazione aurorale.

Oltre al nucleo di trenta opere inserite nel percorso monografico, testimonianze importanti dell’epoca sono presenti nell’allestimento complessivo di Cantiere del ’900, in particolare nelle sezioni Arte programmata e cinetica; Gli anni Sessanta: segni, parole, narrazioni; Gli anni Sessanta: le cose, le immagini.

La Monographia è arricchita da un percorso multimediale a cura di Francesca Pola con Zenit Arti Audiovisive che, attraverso documenti, materiali e fotografie, invita il visitatore ad immergersi nel clima di quel periodo e ricostruisce il vivace dibattito di quegli anni attraverso documenti,materiali e fotografie raccolti per filoni tematici.

Per sottolineare il fermento del periodo, che ha dato vita a opere fondamentali in diversi settori artistici, come il cinema e il design, verranno proposte attività collaterali fra cui un percorso nella Milano degli anni Sessanta, incontri con artisti e critici, laboratori didattici per bambini e adulti e un ciclo di film dell’epoca.

La mostra, allestita con Cantiere del ’900 all’interno degli ambienti della sede storica della Banca Commerciale Italiana, è ad ingresso libero come l’intera proposta espositiva delle Gallerie di Piazza Scala.  Le Gallerie di Piazza Scala sono aperte dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 19.30, il giovedì fino alle 22.30.

Renato Banfi