PARTNERSHIP

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Messaggio
  • Direttiva europea sulla Privacy

    Questo sito utilizza cookies per gestire l’autenticazione, la navigazione e per altre funzioni. Navigando su questo sito accetti l’utilizzo di questi cookies.

LA MOSTRA “CON NUOVA E STRAVAGANTE MANIERA”. GIULIO ROMANO A MANTOVA

altMantova 2019: anno di Giulio Romano.
La figura di Giulio Romano, pseudonimo di Giulio Pippi de' Jannuzzi (Roma, 1492 o 1499 - Mantova, 1546), il più talentuoso tra gli allievi di Raffaello, sarà celebrata da un importante evento in programma a Palazzo Ducale di Mantova.
Dal 6 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020si terrà “Con nuova e stravagante maniera”. Giulio Romano a Mantova, una mostra nata dalla collaborazione tra il Complesso Museale Palazzo Ducale di Mantova e il Musée du Louvre di Parigi che intende illustrare la figura di Giulio Romano e la sua “nuova maniera” di fare arte, in particolare nella città gonzaghesca, mettendone in luce le peculiarità e l’aspetto fortemente innovativo.
Intesa Sanpaolo, nell'ambito del Progetto Cultura, è partner della mostra.
Il progetto elaborato dal comitato scientifico – composto da Peter Assmann, Laura Angelucci, Paolo Bertelli, Renato Berzaghi, Paolo Carpeggiani, Sylvia Ferino, Augusto Morari, Roberta Serra e Luisa Onesta Tamassia – vede il coinvolgimento del Département des Arts Graphiques del Musée du Louvre che, per la prima volta, concederà in prestito un nucleo di settantadue disegni, che ripercorreranno, in maniera organica e completa, la carriera professionale di Giulio Romano, dagli esordi a Roma, alla lunga e intensa attività a Mantova, evidenziando la molteplicità dei suoi interessi.
Il suo genio poliedrico, infatti, si espresse in forme artistiche e discipline estremamente varie, dall’architettura alla pittura, dagli arazzi all’oreficeria, trovando un comune denominatore nella pratica del disegno, nella quale Giulio eccelse fin dagli anni di formazione nella bottega di Raffaello.
Accanto alle opere del Louvre la mostra proporrà un’ulteriore e ricca selezione di disegni, provenienti dalle più importanti collezioni museali italiane e straniere (tra cui l’Albertina di Vienna, il Victoria & Albert Museum di Londra, la Royal Collection a Windsor Castle), oltre a dipinti, stampe e maioliche.
Saranno inoltre utilizzate le più recenti tecnologie digitali al fine di ricreare, attraverso ricostruzioni 3D, oggetti e ambienti giulieschi.
“L’iniziativa di Palazzo Ducale su Giulio Romano - afferma Peter Assmann, direttore del Complesso Museale Palazzo Ducale - vuole essere un grande evento culturale che mostri al mondo l’eccezionalità della figura storica del più celebre allievo ed erede di Raffaello. Maestro del Manierismo, Giulio Romano ha lasciato a Mantova testimonianze straordinarie del suo talento di pittore, architetto e uomo di cultura. “Con nuova e stravagante maniera”, con la prestigiosa collaborazione di una rinomata istituzione europea come il Louvre, rappresenta un’importante chance per la città: andare oltre la tradizionale concezione di mostra temporanea per riunire tutte le forze produttive locali intorno a Palazzo Ducale e rafforzare l’immagine di Mantova come città d’arte in Europa e nel mondo. Al di là della sua importanza culturale specifica si tratta di un’occasione per fare rete tutti insieme verso un unico grande obiettivo di crescita collettiva”.
“La mostra Con nuova e stravagante maniera. Giulio Romano a Mantova - sottolinea Jean-Luc Martinez, presidente e direttore del Musée du Louvre di Parigi -, che si svolgerà a Palazzo Ducale di Mantova nell’autunno 2019, è il frutto di un partenariato eccezionale tra il Musée du Louvre e il Complesso Museale Palazzo Ducale di Mantova. L’evento espositivo permetterà di presentare negli ambienti di Palazzo Ducale una scelta di settantadue fogli di Giulio Romano (1492 o 1499 – 1546) scelti all’interno del ricco fondo di disegni di mano dell’artista conservato al Louvre, il più importante oggi noto”.
“La presentazione dei disegni del Louvre - prosegue Jean-Luc Martinez -, completata dalla scelta di un’ulteriore quarantina di opere provenienti da altre istituzioni, offrirà al pubblico la possibilità di percorrere tutta la carriera di Giulio Romano, l’allievo di Raffaello che fu maggiormente influenzato dal suo stile e dal suo modo di lavorare. Questi fogli saranno eccezionalmente messi a confronto con le opere finite allo scopo di illustrare la relazione che, all’epoca, legava il maestro, i collaboratori e gli allievi: tra questi ultimi possiamo citare Fermo Ghisoni, Rinaldo Mantovano e, soprattutto, Giovan Battista Bertani, colui che gli succederà nella direzione dei lavori in Palazzo alla sua scomparsa nel 1546”.
La mostra si articolerà in tre sezioni che approfondiranno aspetti diversi dell’attività di Giulio Romano mettendo in luce la “nuova e stravagante maniera” della sua arte, secondo la definizione coniata da Giorgio Vasari nelle Vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architetti.
La prima, Il segno di Giulio, allestita al piano terreno del Castello di San Giorgio, analizzerà la produzione grafica di Giulio come progettista, designer epittore presentando il suo fondamentale apporto all’elaborazione del linguaggio manierista. Dagli interventi architettonici agli schizzi per dipinti e oggetti, ogni singolo segno è una novità assoluta da tradurre, copiare e imitare. La forza creatrice di Giulio sarà esaminata attraverso una selezione del corpus dei disegni conservati al Musée du Louvre di Parigi.
Attraverso questi disegni si illustreranno i momenti immediatamente precedenti l’arrivo nella città gonzaghesca di Giulio Romano per poi presentare la sua lunga attività mantovana, in particolare il suo lavoro come disegnatore e progettista. I suoi fogli raccontano l’evoluzione del suo operare e illustrano le esperienze relative ai diversi cantieri mantovani, del territorio e fuori lo Stato dei Gonzaga, come testimoniato dai disegni per Palazzo Te.

La prima sezione si chiuderà indagando il suo rapporto con le arti e il passaggio tra la fase di progetto e la sua realizzazione. I disegni qui esposti trattano dell’attività del Pippi come designer, inventore di argenterie e arazzi, avendo cura di affrontare la produzione di Giulio ad ampio spettro. In mostra si troverà una decina di fogli in relazione con dipinti e oggetti come vasellame o trionfi da tavola.
La sezione dal titolo Al modo di Giulio, occuperà la Corte Nuova e l’Appartamento di Troia, suggerendo un dialogo diretto tra i disegni dell’artista e la decorazione della residenza dei Gonzaga. Il Palazzo Ducale fu il cantiere nel quale Giulio Romano riversa la sua genialità e la sua capacità d’innovare. Sala per sala, laddove è ancora possibile, s’instaurerà una relazione tra i suoi disegni e gli ambienti reali. È il caso, ad esempio, della Sala dei cavalli dove sarà esposto il disegno preparatorio per la decorazione del soffitto con la Caduta di Icaro, confronto che sarà apprezzabile tramite uno specchio.
In mostra si potranno inoltre ammirare i rilievi eseguiti da Ippolito Andreasi detto l’Andreasino che hanno tramandato l’aspetto originario delle stanze progettate da Giulio, particolarmente importanti per approfondire la comprensione delle parti non sopravvissute ai secoli. Così avviene per il Camerino dei Cesari e per la Loggia dei marmi detta poi dei Mesi, ambienti per i quali i disegni dell’Andreasi permettono un confronto diretto tra l’idea di Giulio Romano e quanto sopravvive negli ambienti stessi.
La rassegna si chiuderà nell’appartamento della Rustica con Alla maniera di Giulio, nella quale verrà approfondito, da un lato, il tema di Giulio Romano architetto, analizzato grazie a numerosi disegni provenienti da prestigiose istituzioni pubbliche europee, tra cui spicca la Copia da Giulio Romano di Andrea Palladio (Londra, Royal Institute of British Achitects), e, dall’altro, quello della sua eredità, con le opere di allievi e discepoli, come Fermo Ghisoni, Giovanni Battista Bertani, Lorenzo Costa e altri.
In questa sezione sarà creato un approfondimento sulle case del Pippi, in particolare su quella di Mantova e sulla produzione di opere religiose. Si potranno qui osservare alcune pale d’altare eseguite da artisti della cerchia di Giulio Romano a confronto con i disegni originali del maestro.
La mostra, con il patrocinio di Mantova Città d’Arte e Cultura, in partnership con Intesa Sanpaolo, Air Dolomiti, con il supporto di Finservice, con gli sponsor Fondazione Comunità Mantovana Onlus, Fondazione Banca Agricola Mantovana, Mantova Outlet Village, Ghirardi, Lubiam, e con gli sponsor tecnici Skira e Gruppo Mauro Saviola, ha ottenuto il sostegno di diversi partner, enti e forze produttive del territorio mantovano: l’operazione culturale si è posta sin da subito l’obiettivo di coinvolgere le principali energie del contesto locale strutturando un ricco calendario di eventi a partire dai mesi primaverili del 2019 per tutto il proseguo dell’anno.
Catalogo Skira.

“CON NUOVA E STRAVAGANTE MANIERA”
GIULIO ROMANO A MANTOVA

Mantova, Complesso Museale Palazzo Ducale
6 ottobre 2019 - 6 gennaio 2020

Informazioni:
Biglietteria: tel. +39 0376 224832;  Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

Museo: tel. + 39 0376 352100
www.mantovaducale.beniculturali.it