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Valtènesi Chiaretto, rosé per vocazione


altFebbraio 2015 - Il Chiaretto rappresenta la bandiera di un territorio, la Riviera bresciana del lago di Garda, storicamente vocato alla produzione di Rosé: le caratteristiche ambientali del più grande bacino lacuale italiano hanno fatto in modo che da oltre un secolo, in questa terra, la vigna venisse allevata proprio per la produzione di questo particolare vino di grande finezza ed eleganza.

In quest’area caratterizzata da un inusuale clima mediterraneo, da importanti testimonianze storiche e culturali e da antiche tradizioni enoiche ha infatti trovato il proprio habitat naturale il Groppello, vitigno autoctono che rappresenta ormai un’autentica rarità ampelografica: basti pensare che al mondo ne resistono solo 400 ettari, coltivati per l’appunto sulle colline della Valtènesi che contornano le coste occidentali del Benàco.

Il Groppello, e le suddette particolarissime condizioni climatiche, sono i preziosi elementi che identificano il Chiaretto, il cui metodo produttivo fu codificato per la prima volta nel 1896 dal senatore veneziano Pompeo Molmenti nella sua cantina di Moniga del Garda, il borgo che ogni anno ospita “Italia in Rosa”, la rassegna dei rosé italiani. Un vino di grandi tradizioni quindi, ma anche di straordinaria modernità, le cui caratteristiche singolari di sapidità e freschezza sono alla base di un crescente successo che ha ormai portato il comprensorio a superare il tetto del milione di bottiglie prodotte.

Il segreto del Valtènesi Chiaretto (tipologia che viene prodotta anche nelle Doc Garda Classico e Garda Bresciano) è tutto nelle poche ore di contatto tra il mosto e le bucce delle uve rosse vendemmiate a settembre: nel corso del rito della svinatura notturna, i cantinieri devono sintetizzare in pochi cruciali istanti tutta la loro esperienza, catturando la freschezza ed il temperamento del territorio. Il risultato è un rosè da viticoltura, sapido, fragrante e fresco di note fruttate in gioventù, ma capace di acquisire armonia, eleganza ed equilibrata complessità in pochi anni di affinamento. Un vino di grandi tradizioni, ma anche in perfetta sintonia con il gusto del consumatore moderno, oltre che di grande versatilità negli abbinamenti a tavola.

La doc Valtènesi rappresenta il vertice della produzione viticola, il cui disciplinare di produzione, oltre al Chiaretto, prevede anche un Rosso sapido e di fine struttura con sentori speziati tipici di questo terroir lacustre.


altIl Consorzio Valtènesi in cifre

Il Consorzio Valtènesi rappresenta oggi un centinaio di associati, tra viticoltori, vinificatori e imbottigliatori: le aziende imbottigliatrici presenti sul mercato con un proprio marchio sono circa 50. 

Il vigneto complessivo coperto dalle Doc Valtènesi, Garda Classico, Garda Bresciano e San Martino si avvicina ai 1000 ettari

Il vigneto nei confini della nuova doc Valtènesi per quanto riguarda le uve rosse è pari a 600 ettari.

I vitigni a bacca rossa coltivati nei confini della doc Valtènesi:

Groppello 55%

Marzemino 16%

Barbera 9%

Sangiovese 8%   

Rebo 4%

Vitigni internazionali 8%

La produzione complessiva rivendicata con tutte le denominazioni tutelate è pari a circa 50 mila quintali di uva, per una produzione di 32 mila ettolitri di vino. La relativa potenzialità produttiva è pari a 4 milioni di bottiglie, mentre l’imbottigliato effettivo è di 3.300.000 di bottiglie

La produzione complessiva rivendicata per rossi e chiaretti Doc riguarda 

30 mila quintali di uva, per un totale di 20 mila ettolitri di vino ed oltre 2.300.000 bottiglie.

Il Chiaretto, nelle sue tre denominazioni, ha toccato nel 2015 una produzione di 1.107.243 bottiglie.